giovedì 13 luglio 2017

Film 1387 - Il buio oltre la siepe

Avevo già visto questa pellicola anni fa, ma era da un po' che desideravo rivederla, più che altro per rispolverarne il ricordo. Avevo anche comprato il dvd, senza mai concretizzare una visione. Ci ha pensato Netflix e la necessità di scegliere un film da guardare a cena a creare la giusta opportunità.

Film 1387: "Il buio oltre la siepe" (1962) di Robert Mulligan
Visto: dal computer portatile
Lingua: italiano
Compagnia: Edo
Pensieri: Che fosse un gran film lo ricordavo, eppure faticavo a mettere insieme i pezzi di tutta la trama.
Tratto dall'omonimo romanzo premio Pulitzer di Harper Lee - l'unico che abbia mai scritto, a dire il vero - "Il buio oltre la siepe" racconta la storia di Atticus Finch, dei suoi due bambini e del processo che sconvolgerà la cittadina in cui abitano (la fittizia Maycomb, Alabama). Accusato di stupro un ragazzo di colore, Finch ne diventerà l'avvocato difensore e dimostrerà alla giuria e alla cittadinanza bigotta e razzista che il ragazzo è sempre stato innocente. Il finale agrodolce sottolineerà ancora di più il difficoltoso rapporto di convivenza tra i diversi cittadini e le rispettive mentalità, tra retrogradi e discriminatori, chi accetta la via più facile e conveniente e chi, invece, lotta per l'uguaglianza dei diritti o semplicemente crede nel rispetto degli altri a prescindere dal colore della pelle.
Questo è il quadro che "To Kill a Mockingbird" dipinge per lo spettatore, una piccola speranza in un mare di odio e miopia, una lotta costante e ancora oggi attuale su quanto sia facile lasciarsi influenzare da egemonie e prepotenze sociali e quanto, invece, sia ancora necessario fare per assicurare a tutti uguaglianza e rispetto.
Detto questo, rimane il fatto che questa pellicola sia uno stupendo classico, senza contare che è stata il trampolino di lancio per un Robert Duvall qui asso nella manica nel finale. Gregory Peck si aggiudica il suo primo ed unico Oscar come Miglior attore protagonista (consegnatoglia da Sophia Loren, N.d.A.) e bisogna dire che, da solo, fa praticamente tutto il film.
Insomma, un classico imperdibile per tanti differenti motivi, un titolo che non può mancare nella filmografia dei cinefili più appassionati.
Ps. Candidato a 8 premi Oscar, tra cui Miglior film e regia, ne ha vinti 3: Miglior attore protagonista, sceneggiatura e scenografia (bianco e nero).
Cast: Gregory Peck, Mary Badham, Phillip Alford, John Megna, Ruth White, Paul Fix, Brock Peters, Frank Overton, Robert Duvall, William Windom, Alice Ghostley.
Box Office: $13.1 milioni
Consigli: Certo non un titolo per ogni occasione, ma sicuramente una pellicola da vedere almeno una volta nella vita. Intelligente e raffinato, questo film riesce davvero ad incantare lo spettatore anche dopo 55 anni dalla sua uscita al cinema.
Parola chiave: Stupro.

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#HollywoodCiak
Bengi

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