lunedì 6 ottobre 2014

Film 780 - Un fidanzato per mia moglie

Ogni tanto una commedia italiana ci può anche stare...

Film 780: "Un fidanzato per mia moglie" (2014) di Davide Marengo
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: Luigi
Pensieri: Né bene né male per questa commedia italiana che sfodera praticamente metà "Zelig" misto alle "Iene". Informandomi su internet ho scoperto che questo prodotto commerciale è stato imbastito a tavolino partendo dall'idea della commedia argentina "Un novio para mi mujer" e riadattandola per il cinema nostrano. Non posso dire che il risultato finale non sia piacevole, però siamo alle solite: zero idee, 100% riciclo (fu così anche per "Benvenuti al Sud").
Geppi Cucciari, che qui ha un personaggio insostenibile, è brava a rendere la sua Camilla un'inviperita insoddisfatta cronica, malessere che deriva dal trasferimento a Milano dopo essersi sposata con Simone/Paolo Kessisoglu e aver lasciato la Sardegna. Di fatto la donna non ha nulla da fare e, avendo lasciato il lavoro radiofonico e le sue amiche di sempre, finisce per intristirsi e rimanere da sola in un momento di passaggio fondamentale come quello del trasferimento. Ne risente lei come il suo matrimonio con Simone, tanto che lui escogiterà un piano per farsi lasciare (non trovando il coraggio di farlo in prima persona). E' qui che entra in scena il playboy della il Falco/Luca Bizzarri, incaricato di sedurre Camilla per spingerla a lasciare il marito.
La trama è semplice e, neanche a dirlo, il tema principale è l'amore condito in salsa equivoci. Una commedia romantica che non è pessima, per carità, ma nemmeno originale. La fortuna sta nel cast (ma Bizzarri è attraente come una cassetta delle lettere) e in qualche momento comico divertente, per il resto nulla di mai visto. L'astio di Camilla è già insopportabile dopo 10 minuti, anche se devo dire che peggio di lei e il suo carattere qui c'è la voce inespressiva ed incapace (a recitare) di Daria Bignardi che è "amichevolmente" la terapista di coppia più piatta di sempre. Per lei meglio altri scenari con cui è più in sintonia.
Tutto sommato, comunque, si lascia vedere.
Box Office: € 1.689.081
Consigli: Non ha sbancato il botteghino anche se non si può dire che sia un pessimo esempio di commedia romantica made in Italy. Il trio di protagonisti funziona abbastanza e pure le spalle (Ale e Franz coppia gay) riescono a strappare qualche buon momento comico. Eppure il film non decolla mai davvero ed è un peccato visto che sulla carta poteva anche avere i numeri giusti per essere un prodotto commerciale riuscito e funzionale al suo scopo. Dire che, nel panorama nostrano contemporaneo non è male; allargando lo sguardo, però, "Un fidanzato per mia moglie" risulta un po' insipido.
Parola chiave: "Mi voglio separare".

Trailer

Bengi

Nessun commento:

Posta un commento