giovedì 30 gennaio 2014

Film 661 - August: Osage County

Un nuovo ruolo difficile per una delle più grandi attrici di tutti i tempi. Imperdibile.

Film 661: "August: Osage County" (2013) di John Wells
Visto: dal computer di casa
Lingua: inglese
Compagnia: nessuno
Pensieri: Ho molto atteso questa pellicola e l'ovvio motivo era Meryl Streep, di nuovo in grado di guadagnarsi una nomination all'Oscar (la diciottesima della sua carriera), nel ruolo della matriarca spostata e sbroccata, in un film sulla famiglia la cui locandina è una rissa in salotto tra madre e figlia. Ovvero: non potevo chiedere di meglio.
Ho tre considerazioni a proposito di questo film (inutile dirlo, da vedere in inglese). La prima è che si capisce fin da subito che è tratto da una pièce teatrale (di Tracy Letts "August: Osage County", vincitrice del Premio Pulitzer). Pochissimi esterni, tutte le scene importanti girate in casa e, soprattutto, uno strabordare di dialoghi che ha il suo momento clou nella cena post funerale, con una Violet Weston incazzata nera e impasticcata come al solito. E' una scena durissima e talmente aggressiva in certi passaggi da essere faticosa, ma Meryl e, devo dire, Julia Roberts la gestiscono perfettamente.
La seconda considerazione riguarda il cast, con le due attrici appena citate in pole position. Non fosse per gli attori, infatti, "I segreti di Osage County" sarebbe semplicemente un esercizio di crudeltà gratuita, spesso volgare e fine a sé stessa. Invece non solo Meryl compone un ritratto disperato e maledettamente convincente, ma anche la Roberts le tiene testa in una maniera che non mi sarei aspettato. Tra l'altro ho molto gradito la versione in originale, che mi ha fatto riscoprire un'attrice che per moltissimo tempo ho snobbato, sicuramente anche a causa di un doppiaggio (e una doppiatrice onnipresente) non sempre funzionale. Ci si accorge della differenza tra l'interpretazione originale e quella dobbiata anche solo guardando il trailer in italiano, che tratta le situazioni trammatiche con toni quasi da commedia, come a voler stemperare una drammaticità troppo forte da digerire. Pessima scelta.
Tornando al cast, comunque, condivido appieno le due nomination all'Oscar per Meryl e Julia, entrambe in grandissima forma. Senza di loro il film non varrebbe quasi nulla, anche perché le parti restanti sono certamente meno articolate ed approfondite. Gli altri attori, comuque, sono Chris Cooper, Margo Martindale (grandissima), Ewan McGregor (sempre in gran forma), Dermot Mulroney (sempre inutile), Julianne Nicholson, Benedict Cumberbatch, Abigail Breslin e una fragilissima (ma finalmente ritrovata) Juliette Lewis. E' evidente che la scelta di un ottimo gruppo di interpreti è stata vincente per un prodotto così difficile da portare al cinema e che, si fossero scelti degli incapaci, sarebbe finito per risultare assolutamente ridicolo.
Il terzo e ultimo punto, invece, riguarda "August: Osage County" in generale. Mi aspettavo delle grandi interpretazioni ed effettivamente ci sono alcune ottime interpreti. Però, come capita con certi prodotti simili a questo, il tutto finisce un po' lì. Non è che il film sia brutto, solo non è una di quelle storie che funzionano anche solo grazie alla trama: ci vogliono soprattutto dei buoni protagonisti, altrimenti il risultato non è soddisfacente. E allora, quando le due ore di pellicola sono finite, mi sono chiesto: rivedrei questa pellicola? Sinceramente no. Sia perché tratta dei temi pesanti e c'è una crudeltà di fondo nel personaggio di Violet che è difficile da sopportare per due ore, figuriamoci per altre due; sia perché di fatto la storia non mi ha particolarmente preso.
Insomma, ho gradito l'ottima scelta del cast e gli intensi momenti di confronto familiare esasperati da pillole, traumi, lutti, infelicità, depressione e rancore. Da tutto questo, però, mi aspettavo qualcosina di più, forse addirittura di più dinamico e meno statico (poltrona-tavolo-sedia-tavolo-letto-poltrona). Ottima Julia Roberts senza trucco né filtri, grande Meryl Streep, di un'intensità sconcertante.
Ps. Il film esce oggi nelle sale italiane. Nel mondo, fino ad ora, ha incassato $38,448,511 a fronte di una spesa di 20 milioni.

[EDIT]: Un mio ulteriore pensiero a proposito di questo film nella recensione per "IL MURO mag": “I SEGRETI DI OSANGE COUNTY”: MERYL STREEP E JULIA ROBERTS, UNA COPPIA DA OSCAR

Consigli: Credo che, per i fan della Streep, sia tappa obbligata, come per quelli della Roberts, che potranno vedere la loro eroina finalmente in panni recitativi degni di nota.
La pellicola in sé è un prodotto difficile e non sempre digeribile con serenità, sia perché le tematiche sono forti, sia perché linguaggio e atteggiamenti richiedono una certa apertura mentale. Certamente intenso da questo punto di vista, il risultato finale è positivo, però, solo grazie a un cast particolarmente affiatato. Per certi aspetti mi ha ricordato "Lo zoo di vetro" di Tennessee Williams.
Parola chiave: Suicidio.

Trailer

Bengi

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