lunedì 20 maggio 2013

Film 549 - Effetti collaterali

Prima volta al cinema a Milano con Leoo. In Bicocca. Sotto il diluvio universale.


Film 549: "Effetti collaterali" (2013) di Steven Soderbergh
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Leoo
Pensieri: Mi aspettavo di vedere un film orrendo, mi sono ricreduto. Per quanto non lo consderi un capolavoro, è comunque un prodotto ben confezionato e realizzato, lucido nel giocare i suoi assi nella manica che, alla fine, inaspettatamente piacciono.
Niente, infatti, è come sembra in questo "Effetti collaterali", dove si finisce per cambiare spesso parere sui quattro personaggi principali, coinvolti volenti o nolenti in un piano macchinoso che ha dell'incredibile. Al di là dell'esplorazione della cosa uomo (approfondento il tema del conscio e non conscio, instabilità e malattia, depressione e debolezza, volontà e inconsapevolezza), nella storia si parlerà a lungo riguardo la questione dei medicinali e la facilità con cui si tende a prescriverli. Una pillola per tutto diventa una soluzione per tutto, nonché scappattoia dalle proprie responsabilità. Due macroargomenti sempre presenti in un racconto che passerà per omicidi, relazioni e ricoveri psichiatrici.
Il quartetto di attori (velocemente terzetto dato che Channing Tatum finirà per morire) rappresenta una scelta azzeccata sia per le capacità (Jude Law e Rooney Mara funzionano bene) sia per un discreto appeal che riescono ad esercitare tutti insieme. L'evolversi della storia farà il resto. Tra l'altro Law si ritrova nuovamente in una situazione a 4 che ricorda numericamente quel "Closer" di Mike Nichols.
Senza pretendere troppo da "Side Effects" (la scena dell'omicidio è sinceramente un po' ridicola), ci si può lasciar trasportare dall'intricata trama che finirà per sciogliersi in un epilogo al sapore agrodolce al grido di una meritata, spietata vendetta. Cercando di non lasciare che le elucubrazioni personali finiscano per sovrapporsi all'andamento della pellicola, ci si può serenamente lasciar portare dove lo sceneggiattore Scott Z. Burns desiderava portarci. La sorpresa vale la pena di essere vissuta senza sovraccaricarsi di ipotesi.
Presente all'ultimo Festival di Berlino in concorso, la pellicola ha riscosso un discreto successo al botteghino ($60.288.363, esattamente il doppio della spesa per produrlo) anche se gli incassi della precedente collaborazione Soderbergh-Tatum ("Magic Mike" ha guadagnato $167,221,571) sono lontani. Questo film, però, è decisamente meglio.
Consigli: Fitti misteri dai risvolti erotici, il tutto annebbiato da farmaci e pazzia. Cosa sia vero e cosa sia una messa in scena sta allo spettatore deciderlo, finché la verità non sarà svelata alla fine del film. "Effetti collaterali" fa bene il suo dovere, riuscendo a catalizzare la totale attenzione dello spettatore fin quasi da subito. Non mancheranno le sorprese, tra le quali una Catherine Zeta-Jones in insoliti panni lesbo.
Parola chiave: Siero della verità.

Trailer

Bengi

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