venerdì 26 aprile 2013

Film 539 - Liz & Dick

In realtà è un film per la tv, ma non importa. E' la storia di Liz Taylor e della sua relazione certamente complessa con Richard Burton. E a interpretare la grande attrice ce n'é una non esattamente divina... Lindsay Lohan.
Potevo forse perdermelo?! Potevamo, forse, io e Leoo (che praticamente guardiamo qualunque cosa)?! No, infatti.

Film 539: "Liz & Dick" (2012) di Lloyd Kramer
Visto: dal portatile
Lingua: inglese
Compagnia: Leoo
Pensieri: Nemmeno troppo inaspettatamente bocciato da tutta la critica americana, questo prodotto tv incentrato sulle vicissitudini amorose di Elizabeth Taylor e Richard Burton si concentra moltissimo sulla realizzazione estetica, ma fallisce nei contenuti.
Partendo dal presupposto che si danno per assodati troppi passaggi che, mancando, spezzano la narrazione, i dialoghi sono spesso connotati da cliché e stereotipazioni abbastanza superficiali. I bipolari cambiamenti di umore di entrambi non sono né giustificati né debitamente approfonditi, ma vengono semplicemente serviti al pubblico quale dato di fatto, quasi ad autolegittimare la nomea di relazione vissuta a cento all'ora che la storia d'amore aveva acquisito. Peccato che non si possa rappresentare la vita di due persone come fosse un'unica sequenza di copertine di giornali scandalistici.
Capricci ed esagerazioni, debilitanti altalene emotive e due carriere hollywoodiane più lanciate che mai (rappresentati anche i momenti in cui gli attori ebbero la nomination all'Oscar per "Chi ha paura di Virginia Woolf?" oltre che il momento della vittoria per la Taylor e della sconfitta per Burton): insomma, un sacco di argomenti tra il biopic e mondo del gossip, passando per la curiosità che il pubblico può nutrire per le fiction da 'dietro le quinte' sui propri divi preferiti. Eppure, nonostante tutti i possibili agganci per realizzare un racconto che funzionasse davvero, "Liz & Dick" scricchiola in svariati passaggi.
Il problema non sta tanto nella recitazione - ci terrei a ricordare che questo è un prodotto per la televisione americana realizzato dalla rete via cavo Lifetime. Noi abbiamo le fiction Rai con Manuela Arcuri o Nino Frassica. Non siamo quindi troppo nella posizione di criticare una Lindsay Lohan qualunque -, quanto, appunto, nella storia. Non che sia inguardabile o illogica, semplicemente riduce tutto troppo, senza davvero approfondire il rapporto umano che ha legato le due star che, prima di essere tali, erano persone. Invece mi è sembrato che ci si sia preoccupati moltissimo del lato patinato e glam, delle feste e dei gioielli, tralasciando ingenuamente una parte della storia che non può essere tenuta in secondo piano, ovvero la vicenda umana.
Lo scandalo della relazione tra la Taylor e Burton non può essere riassunto in due titoli di giornale, ma, a mio avviso, avrebbe dovuto essere affrontato attraverso gli occhi di tutti e quattro i coinvolti (ossia delle due coppie sposate). Questo elemento di approfondimento psicologico più consapevole e maturo manca e rende incompleto un lavoro che, quindi, finisce per basarsi solo sulla superfice delle cose.
Quello che davvero manca è la capacità dello sceneggiatore di rendere persone i personaggi e non solo di descrivere le tappe in ordine cronologico di due figure che rimangono, per tutta la narrazione, bidimensionali ricordi delle personalità che rappresentano. Di questo, quindi, non si può fare alcuna colpa alla Lohan.
Premesso che in generale non mi è mai piaciuta, comunque ho trovato la scelta di farle rappresentare Liz Taylor (oltre che provocatoria) azzeccata quantomeno per l'aspetto. Non si assomigliano mai in maniera strabiliante, eppure c'è qualcosa di maledettamente identico che le accomuna e funziona. Decisamente meno magnetico, invece, il Burton di Grant Bowler che non colpisce in nessun passaggio particolare e, anzi, sembra spesso un pensionato qualunque di passaggio nella vicenda della protagonista Taylor.
I veri momenti che ho trovato detestabili e recitati veramente male, sono stati quelli della pseudo intervista doppia di Liz e Dick in una specie di spazio fuori dal tempo, dove quelle che potremmo definire le coscienze dei due, raccontano, descrivono e spiegano in prima persona le vicende intercorse durante la lunga relazione d'amore.
Questi momenti teoricamente più intimisti, spezzano in maniera drammatica la narrazione e non aggiungono davvero nulla che non sia il dar prova che Lindsay Lohan sa ancora piangere a comando. Essendo la sceneggiatura così piatta, non è necessaria alcuna spiegazione degli eventi sottolineando i passaggi chiave, perchè anche un bambino riesce a coglierli. E, ripeto, sono recitati piuttosto malino rispetto al resto delle due performance. Oltre al fatto che scimmiottano piuttosto goffamente i momenti di analisi di coppia Jolie-Pitt in "Mr. & Mrs. Smith"
Insomma, "Liz & Dick" è quello che è, nonché esattamente ciò che mi aspettavo, ovvero un prodotto che gioca molto sull'appeal della coppia di cui racconta la storia e della protagonista scelta per portare sul piccolo schermo questa porzione di vita dell'attrice Elizabeth Taylor. L'aspetto meglio curato è quello estetico (bei costumi, trucco fatto molto bene e bella fotografia), ma è incapace di gestire un racconto che vada oltre una patinata e semplificata visione della realtà. A tratti funziona, ma non è certo soddisfacente.
Consigli: Lo si può vedere per svariati motivi: se si è fan della Lohan, se si amano i biopic oppure se i Burton-Taylor piacciono o sono piaciuti. E' un intrattenimento innocuo e che richiede pochissimo sforzo intellettuale. Va, però, considerato nei limiti di ciò che è, senza pretendere approfondimenti o slanci d'autore. In quest'ottica si segue volentieri.
Parola chiave: Oscar.

Trailer

Bengi

1 commento:

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