venerdì 19 aprile 2013

Film 536 - Obsessed - Passione fatale

Leoo me ne aveva parlato e io, in realtà, ero sempre stato curioso di vederlo. Sia perché c'è Beyoncé, sia perché è stata una pellicola molto importante... ai Razzie Awards!


Film 536: "Obsessed - Passione fatale" (2009) di Steve Shill
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessunoo
Pensieri: E' un capolavoro. Di trash, ma comunque un capolavoro. Presa questa come verità assoluta, si può parlare di "Obsessed" senza falsità: è una mera operazione commerciale spilla soldi in cui una cantante bella e dotata si autopromuove attrice per estendere il suo dominio anche a quei territori cui il suo talento teoricamente non la porterebbe.
In effetti va detto che, in questo triangolo amoroso, il personaggio più inutile è proprio quello di Beyoncé che, inoltre, è anche la peggiore a livello recitativo, incapace di scollarsi di dosso quel ruolo di pacchiana donna del ghetto con marcatissimo accento black. I suoi dialoghi da mamma-casalinga futura giustiziera della notte sono qualcosa di imbarazzante e penso che il picco del ridicolo si tocchi quando Sharon/Beyoncé e Lisa/Ali Larter se le stanno dando di brutto e la prima, tra un cazzotto e una testata, risponde pure al telefono per assicurare al maritino Idris Elba (oggetto della contesa) che farà il c**o alla bella-bionda-pazza-assatanata che ha tentato di rubarle il consorte. E se non è ghetto questo, non so cosa lo sia.
Si capisce subito, quindi, perchè vedere questo "Obsessed - Passione fatale" mi abbia tanto divertito. E' talmente assurdo e pacchiano, che finisce per piacerti in qualche modo.
La storia ruota attorno alla semplicissima premessa iniziale - donna si innamora di uomo già sposato e diventa stalker fuori controllo - che viene tirata avanti per tutti i 108minuti di pellicola. E si parte subito in quarta: il film comincia con Lisa che conosce per caso in ascensore Derek (Elba) e scatta subito qualcosa. Nel giro delle due scene successive lo spettatore la vedrà documentarsi sulla vita dell'uomo e in men che non si dica sarà approccio esplicito dove lui, però, non ci sta. E fa bene, considerando che a casa lo attende la signora del ghetto.
L'approfondimento psicologico è banale e unicamente funzionale a portare avanti il racconto, i dialoghi scontatissimi e certi episodi fuori da ogni logica. In particolare si inquadra bene in quest'ottica nonsense il personaggio della detective Reese (interpretata dal premio Oscar Christine Lahti) che si può definire come l'investigatrice più idiota della storia del cinema. Vederla così fiera delle conclusioni che ha tratto - palesemente sbagliate - è certamente uno show divertente, ma fa capire la bassezza (per non dire demenzialità) che sta dietro questa sceneggiatura.
Lo scontro finale donna-a-donna ha il suo perchè, lo ammetto, e anche se Beyoncé non rinuncia alle sue telefonate durante la scazzottata, adrenaliza, azione e pathos sono abbastanza ben combinate. Agghiacciante, invece, l'ultimo fotogramma scelto prima di sfumare in nero. Non posso aggiungere altro per non svelare poi tutto il finale, ma vedere per credere.
Insomma, come dicevo all'inizio, siamo nel puro trash. Un filmetto scontato, stereotipato e recitato così così (sia Beyoncé che la Larter hanno ricevuto la nomination ai Razzie), ma si lascia guardare. E ci scappano pure delle risate...
Consigli: Assolutamente nulla di che. Può essere visto per farsi una risata o per farsi un'idea di cosa vuol dire autoprodursi in qualcosa che non si è (ancora) in grado di fare. Beyoncé, mi spiace, qui ha fallito e questo film sarà sempre qui a dimostrarlo. Però tutto sommato è abbastanza assurdo da intrattenere per una serata.
Parola chiave: Stalker.

Trailer

Bengi

1 commento:

  1. #HollywoodCiak 536 #Obsessed #PassioneFatale #IdrisElba #BeyoncéKnowles #Beyonce #AliLarter #BruceMcGill #JerryOConnell #ChristineLahti #Razzies #RazzieAwards #love #couple #obsession #FatalAttraction #psychological #thriller #flirting #feelings #boss #seduction #sex #affair #job #fight #followme

    RispondiElimina