venerdì 27 aprile 2012

Film 397 - Frost/Nixon - Il duello

Un film che mi era molto piaciuto e avevo voglia di rivedere.


Film 397: "Frost/Nixon - Il duello" (2008) di Ron Howard
Visto: dal computer di casa
Lingua: italiano
Compagnia: nessuno
Pensieri: Non sono particolarmente fan di Ron Howard, ma credo che questa pellicola sia un suo buon prodotto capace di raccontare in maniera attenta e puntuale la vicenda che sta dietro l'intervista avvenuta veramente all'ex presidente americano Nixon (Frank Langella) da parte del presentatore britannico David Frost (Michael Sheen). Intervista che, sulla carta, pareva sicuramente un campo minato e, in effetti, si rivelerà quasi controproducente all'inizio. Quasi.
In un crescendo di patos, grazie all'efficace incalzare di Frost - che, all'inizio, rimane soggiogato dalla figura presidenziale - si riuscirà finalmente ad ottenere da Nixon quell'ammissione di intenti che fino ad allora era riuscito a fuggire.
Meticolosa la ricostruzione dei fatti, ma non mi aspettavo niente di diverso essendo la sceneggiatura del Sig. Peter Morgan, già sceneggiatore della pellicola "La regina" (alias "The Queen"), qui alla sua seconda nomination all'Oscar. Vengono descritti particolarmente bene, a mio avviso, tutte quelle manie e fobie che caratterizzano l'ex presidente, da quelle fisiche come il sudore che gioca brutti scherzi davanti alle telecamere, a quegli ambigui comportamenti che all'inizio sembrano mettere in ginocchio anche Frost. E' appassionante, poi, vedere come ha ben costruito il suo personaggio Langella (qui alla sua prima nomination per l'Academy Award), davvero un ottimo lavoro.
Mi è meno comprensibile l'episodio della chiamata nottura che Nixon fa a Frost, ma, prendendo per buono che sia avvenuta anche nella realtà, immagino che possa essere una specie di apertura da parte del presidente nei confronti del suo interlocutore, quasi un flusso inconsapevole della sua coscienza (Nixon il giorno dopo dice di non ricordare nulla, nemmeno di aver chiamato il presentatore, ma che fosse un po' brillo si capisce già durante il dialogo tra i due) che sfonda quel muro eretto ai tempi del Watergate e che solo con l'ultimo episodio dell'intervista si riuscirà finalmente ad abbattere. Parafrasando: se lo fa il presidente, allora non è illegale perchè lui è al di sopra del giusto o dello sbagliato.
Shoccante, chiaramente, sarà quest'ammissione e spazzerà via in un solo colpo tutto il lavoro fino a quel momento fatto dall'ex presidente per tentare una riabilitazione del suo nome.
Ho davvero apprezzato questo 'duello', per riprendere il titolo, tra due personaggi che, paradossalmente, non hanno alcunché in comune. Interessante, anche, il lavoro di preparazione all'intervista con i tre aiutanti di Frost James Reston, Jr. (Sam Rockwell), Bob Zelnick (Oliver Platt) e John Birt (Matthew Macfadyen).
Tra gli altri attori che compaiono ci sono Rebecca Hall ("Vicky Cristina Barcelona", "The Town") e Kevin Bacon ("X-Men: L' inizio", "Footloose").
Ps. In totale 5 nomination all'Oscar (tra cui film e regia), ma solo $27,426,335 di incasso mondiale (25milioni solo per produrlo).
Consigli: Bel film dalla trama interessante. Esiste anche il dramma teatrale (che porta lo stesso titolo) scritto dallo stesso Morgan che qui cura la sceneggiatura. E' ottimo, per chi fosse interessato, a completare il quadro della vicenda Watergate.
Parola chiave: Scuse.

Trailer

Ric

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