giovedì 20 ottobre 2011

Film 315 - Carnage

Finalmente gli ingressi gratis della 3 propongono qualcosa di interessante che non sia semplicemente classificabile come 'grandissima minchiata'.


Film 315: "Carnage" (2011) di Roman Polanski
Visto: al cinema
Lingua: italiano
Compagnia: Marco
Pensieri: Bello e fatto solo di attori. Attori bravi, per intenderci.
Un quartetto umano di espressività e fisicità molto diverse che gioca la partita del 'io sono meglio' in un due contro due che spesso, però, non vede solo le coppie (matrimoniali) in tacita alleanza.
E così, dopo moglie e marito, si sprecano il sostegno femminile e quello maschile, ma ad un unire e opporre le coppie in un vortice della decadenza verso la verità più bassa saranno anche altri temi: figli, educazione, lavoro, sogni, ambizioni, frustrazioni e tanto ancora.
Giocato tutto in un appartamento da cui non si esce mai per vedere Brooklyn, non si soffre di claustrofobia nonostante a volte - come per i protagonisti - manchi un pò l'aria. Polanski, che si dimostra grandissimo in questa prova, raccoglie la sfida dell'interno a tutti i costi con espedienti di regia piuttosto efficaci e con alcune inquadrature davvero belle (es. in un solo momento vediamo ripresi particolari del corpo di Nancy Cowan e chi sta di fronte a lei a figura intera. Polanski si avvale spesso dello specchio per sfruttare appieno lo spazio casalingo. Si potrebbe quasi dire che lo specchio sia un silenzioso quinto personaggio. L'espediente è molto gradevole perchè, spesso, crea interessanti inquadrature in un gioco di doppio o vedo-non vedo che regala allo spettatore un ulteriore strumento di indagine sui personaggi stessi).
A rendere particolarmente riuscito questo film, comunque, sono principalmente i bravissimi attori. Con 12 nomination all'Oscar e 4 statuette vinte in totale Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz e John C. Reilly formano un quartetto da brivido che, se sulla carta poteva far venire l'acquolina in bocca, nel film mantiene assolutamente le aspettative.
Nevrosi e frustrazioni, dopo un'apparente calma piatta, affiorano con il passare del tempo - tra un'interruzione telefonica e l'altra - tanto da portare i quattro e veri e propri litigi senza il benché minimo filtro. Il contrasto tra l'inizio e la fine è lampante e, bisogna dirlo, piuttosto divertente. L'apparente etichetta altoborghese che viene tanto sfoggiata nei primi - tesi - tempi, viene ufficialmente accantonata in favore di un più genuino (ma non maturo) confronto sulle più disparate tematiche sociali. Il pretesto è un litigio tra figli che vuole essere risolto dai genitori nella maniera più civile possibile. Il risultato è uno spaccato umano dei più bassi e veri resi ultimamente che dimostra, alla fine, che la maturità acquisita con gli anni non corre necessariamente di pari passo con quella acquisita con le esperienze di vita. Le età sono diverse, ma non è detto che i genitori si dimostrino più maturi dei figli. Se vogliamo, per quanto brutale possa essere regolare i conti venendo alla mani, almeno elimina di netto il problema (o piaga sociale) dell'essere subdoli con chi ci sta di fronte. E qui Polanski, grazie ad un testo teatrale ben scritto (da Yasmina Reza), è bravissimo a tirare fuori dal suo cast sfumature umane che rendano alla perfezione il crescendo verso la rivelazione del proprio 'io' di ognuno dei personaggi.
Consigli: Da vedere assolutamente. Bello e interessante, mai noioso o banale.
Parola chiave: Educazione.

Trailer

Ric

3 commenti:

  1. Oh Carnage, stupendo! Dalla prima inquadratura nel parco all'ultima!!!

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